La vita monastica all'inizio del XIII secolo  (a)

note: (a) L. Iriarte, Storia del francescanesimo, Napoli, 1982.

L'abazia benedettina aveva configurato durante sei secoli, la società europea col suo programma di culto, di lode a Dio e di lavoro. Il monaco, sotto il governo e l'azione dell'abate, riceveva dal monastero tutto ciò di cui aveva bisogno, sia per lo spirito sia per il corpo, e dava tutto nel monastero e per il monastero.
I monaci provenivano dalla nobiltà terriera; i candidati plebei dovevano contentarsi di servire nella comunità con la qualifica di "conversi".

Un'istituzione che segna il passaggio da una concezione strettamente monastica di vita religiosa, e un'altra aperta all'attività apostolica al di fuori del chiostro, fu "l'ordine premostratense" fondato nel 1119; in esso era unita la cura pastorale alla vita cenobitica.

Tuttavia la tappa nuova della vita di consacrazione inizia con i francescani ed i domenicani; le famiglie gemelle che seppero dare una risposta alle istanze del momento, pur usando tattiche e mezzi diversi. Iniziava così l'era di quelli che più tardi sarebbero stati chiamati"ordini mendicanti"

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