Gli Sforza di Milano, governarono, a partire dal 1464 la città di Modugno con saggezza, specie le duchesse Isabella d'Aragona e la figlia Bona Sforza. Infatti, il ducato di Bona Sforza (1524 - 1557) e i benefici di Bona a Modugno furono molti.

Dalla lontana Polonia Bona governò le terre del ducato di Bari mediante suoi luogotenenti. Essa si prodigò per il bene delle popolazioni e Modugno in modo particolare fu cara a questa regina.

Nel 1518 (appena giunta in Polonia) Bona aiutò il Capitolo di Modugno, che si era rivolto a lei nel riparare la vecchia chiesa parrocchiale, con la cospicua somma di 425 lire.
Concesse un pubblico mercato di otto giorni per la manutenzione del culto della Chiesa di S. Eligio (trasformata nell'attuale chiesa di S. Giuseppe chiamata dal popolo "Monacelle"), costruita dal Capitolo.

Accanto a questa chiesa fece erigere un ospedale per i poveri. Per venire incontro alla popolazione nei periodi di siccità essendo il pozzo pubblico distante dal paese, fece costruire fuori dell'abitato in luogo adatto (sul sottosuolo formato da terreno alluvionale) un pozzo profondo 60 metri, ormai non più visibile perché coperto con un solettone di cemento armato per la rettificazione della strada divenuta provinciale.

Quando Bona seppe poi delle sofferenze passate dalla popolazione di Modugno nella peste del 1522, a evitare di ripetersi di altre epidemie, fece costruire un condotto nel fossato delle mura che raccogliesse le acque del paese che prima stagnavano nelle strade.

Si vuole che Bona avesse in Modugno un suo palazzo, ove soggiornava quando veniva in questo suo feudo.
La maggior parte dei suoi interventi a favore di Modugno sono del tempo in cui ella era in Polonia, e abbiamo visto che s'interessava di tutte le necessità della popolazione come se fosse sul posto.

Del governo di Bona si può dire, come del periodo della madre Isabella che fu, nelle tormentate vicende feudatarie di Modugno, una parentesi di pace e di tranquillità politica e sociale.