Ideale di vita dei primi Cappuccini
Lo sforzo della prima generazione intese principalmente inculcare gli ideali più eroici di S.Francesco. Nell'ambito della fedeltà alla Regola la "povertà" era considerata come il "fondamento di tutta la perfezione francescana". La povertà risplendeva perciò specialmente negli edifici, se così possono chiamarsi quei tuguri fatti da fango e vimini fabbricati dai frati stessi. I mobili praticamente non si usavano, dormivano o su stuoie o su tavole. Le chiese erano piccolissime ma pulite e devote.
Ciò che muoveva quelle prime generazioni cappuccine ad usare austerità nelle vesti, nei
calzari e nel dormire non era solo l'amore per la povertà, ma anche il desiderio di fare penitenza. L’eroismo dimostrato nelle
epidemie fu forse il motivo che procurò loro maggior stima tra il popolo tribolato dell' epoca. | ||||||||||||||
Fondazione della Provincia di Bari Questa provincia è fra le prime dell’Ordine ed è annoverata tra le 12 che nacquero nel 1525. I conventi pugliesi si costruirono nella forma più povera che si potesse, in rispetto delle prescrizioni compilate nel primo Capitolo Generale.
Una volta scelto il sito, i Cappuccini lasciavano le misure che la nuova fabbrica doveva rispettare. La sistemazione interna del fabbricato era regolata sul modello imposto dalle Costituzioni dell'Ordine. Con tali misure si potevano ricavare nell’ala principale del convento otto o nove stanze per lato. Come si vede nei primi tempi, erano fabbricati bassi, corridoi stretti e corti, angusti i cortiletti, le
celle, non più di dodici, erano piccolissime appena da starci il letto fatto da una stuoia di giunco. Le finestre non avevano lastre di vetro, ma erano impannate. Il refettorio era lungo quanto bastava per dodici frati. La cucina era solitamente una semplice stanza con il focolaio. |
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