Modugno 1799  (1)(2)

note:
(l) Nicola Milano, Curiosando per Modugno.

(2) Nicola Milano, Modugno memorie storiche.

L'anno 1799 è da ricordare nella storia, perché portò molti sconvolgimenti nella vita del comune di Modugno come del resto in tutto il Regno di Napoli. Il 23 febbraio 1799 la monarchia borbonica cadeva, e l'esercito della Repubblica Francese entrava vittorioso in Napoli. Fu così che le province meridionali dalla fine di gennaio sino alla sconfitta dei Francesi si divisero in due parti: la prima favorevole al governo Repubblicano (ai Francesi), la seconda fedele al Regno Borbonico.


Apparizione Addolorata 1799

Anche Modugno come altri comuni della provincia di Bari aderì alla Repubblica Partenopea. Le varie classi sociali interpretarono l'evento in modo diverso: il clero, i nobili sostenuti dai Francesi e dal Governo Repubblicano Provvisorio, cercarono di mantenere il potere civico e i propri privilegi mentre il popolo insorse per avanzare alcune rivendicazioni economiche. Alla richiesta da parte delle classi popolari modugnesi di eliminare la Gabella sulla farina (passata alla storia come tassa sul macinato), l'Università di Modugno rispose negativamente, per questo le masse contadine incominciarono ad opporsi al "nuovo" governo municipale formato dai signori di sempre. Mettendosi così in contatto con gli abitanti del Casale di Carbonara che avevano formato delle bande sanfediste, si diedero al saccheggio di masserie e di comuni confinanti.

Modugno fu assediato il 10 marzo 1799 e le prime case ad essere saccheggiate furono quelle fuori le mura, e tra queste anche il Convento dei Cappuccini descritto più avanti. La non avvenuta espugnazione della città da parte dei nemici di gran numero superiore ai difensori, fu considerata un miracolo avvalorato dall'apparizione dell'Addolorata.

Modugno partecipò al Risorgimento con l'adesione di alcuni suoi cittadini alla Carboneria; con la formazione di una Giunta al movimento del 1848 per la concessione della Costituzione, e con l'invio di alcuni volontari alla prima guerra d'indipendenza ed infine collaborando al movimento garibaldino mediante un Comitato formato dai cittadini più eminenti del paese.

A questo punto la storia di Modugno diventa storia d'Italia, per le cui fatidiche sorti immolò 215 figli durante gli ultimi conflitti mondiali.

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