Interno

Navata centrale

L' ingresso principale permette il raggiungimento della Basilica Superiore, cui si accede dalle navate laterali per mezzo di due scalinate, ed è edificata in un arco temporale compreso tra il 1166 e il 1186. Un importante documento del 1222, risalente all' epoca dell' Arcivescovo Bartolomeo, attesta l' impegno del clero tranese per il maggior decoro della Cattedrale.

Una doppia fila di colonne, 24 in tutto, divide la vasta aula in tre navate, che si innestano, attraverso l' apertura di un arco trionfale, nell' area del presbiterio. Le navate laterali, coperte da volte a crociera che scaricano in parte su semicolonne addossate alle pareti laterali, sostengono il peso dei matronei percorribili, caratterizzati da una successione di eleganti trifore incluse in archi a tutto sesto, non perfettamente in asse con le arcate inferiori della navata centrale, sulla quale si affacciano.

 L' uso di colonne binate nella ripartizione della navata è sicuramente un elemento di distinzione per la "regina delle cattedrali romaniche di Puglia", come fu definita da Lenomart. Esse, due solo monolitiche, di granito numidico, svolgono funzioni statiche differenti: quelle rivolti verso la navata centrale, di diametro maggiore, sorreggono le arcate dei matronei; mentre su quelle orientate verso le navatelle scaricano gli archi di rincontro e le volte a crociera delle stesse. I capitelli delle colonne non conservano più nulla della originaria ispirazione romanica in quanto sostituiti da copie seicentesche, probabilmente a seguito di sconvolgimenti tellurici.

Solo nei semicapitelli delle navatelle laterali è ancora possibile cogliere i caratteri artistici originari, attestati da fitti trafori con l' apice delle foglie piegate ad uncino, intervallati da maschere mostruose e da mezze figure di acrobati. Il presbiterio si presenta come un' ampia aula unica coperta da tetto a capriate, la cui spazialità è accentuata dagli altissimi catini absidali.

L' ambiente, oggi privato dalle suppellettili marmoree distrutte nei secoli XVII° e XVIII°, rivela traccia dell' antica decorazione nei resti di un mosaico pavimentale, rinvenuti nell' area dell' altare maggiore.      

 

Cripta di S. Maria della Scala

Navata laterale

 

 

Presbiterio

 

Cripta di S. Nicola

 

   

 

 

 

 

   

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