Il cardinale Francesco Antonio Finy, nato a Minervino il 6 maggio
del 1669 da Fisico Angelo Finy da Gravina e da Cinzia Troisi da Minervino, crebbe e fu educato presso il capitolo
cattedrale di Gravina. Dotato di raffinato ingegno e apprezzato per le sue qualità morali, il 28 gennaio del 1728
fu nominato cardinale da papa Benedetto XIII, suo grande estimatore sin dal lontano 1682 e dallo stesso portato a
Benevento nel 1690. Quando ai libri del vescovo Cennini e a quelli dell' arcidiacono e vicario Donatangelo Lettieri
si aggiunsero i libri del cardinale Finy, ritenuto insufficiente ed inadeguato l' armadio della sacrestia della
cattedrale che fungeva da biblioteca, si decise di costruire un apposito edificio a ridosso dell' antica Lamia o
Municipio in piazza Notar Domenico. La fabbrica fu ultimata l' anno della morte dello stesso Finy (1743). Giacchè
la raccolta di libri lasciata da costui era di gran lunga superiore alle precedenti, l' edificio prese il nome di
Biblioteca Capitolare Finya. Il cardinale aveva messo a disposizione del capitolo la somma di duemila ducati, affinchè
dalla rendita relativa si potesse provvedere a stipendiare il bibliotecario che doveva essere scelto fra i canonici,
con l' obbligo di celebrare in suffragio della sua anima una messa quotidiana nella chiesa di Santa Teresa. Alla
raccolta dei libri si sono aggiunti col tempo diversi altri, come quelli del notaio Domenico Scacchi e di suo fratello
Arcangelo, professore di Mineralogia nella Regia Università di Napoli.
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