Nacque a Gravina intorno al 1310 nella casa
di famiglia in vico dell' Ulivo. Ci ha lasciato una preziosa cronaca del suo
periodo (1333-1350), con episodi relativi alla città di Gravina e del regno
di Napoli. In quest' opera ci fa sapere di aver avuto una sorella Maria e un
fratello Guglielmo. Si sposò, forse, il 1341 ed ebbe quattro figli: Gregorio,
Nicola, Boliarina e Filippo. Prima del 1341 seguì gli studi giuridici e del
notariato a Napoli, da cui tornò per esercitare la professione di notaio.
Nel 1345 è a Gravina tra i capi della fazione ungherese, che combatteva per
vendicare l' uccisione di re Andrea d' Ungheria. L' arrivo del conte Roberto
Sanseverino di Corigliano e di Rogerone, con i loro soldati, indusse i partigiani
ungheresi a fuggire e quindi anch' egli dovette abbandonare la città il 28 aprile
1349, insieme ad Angelo Gualtiero, al giudice Niccolò, al governatore Nicolò
d' Angelo, Cicco De Gregorio, Roberto Bucca, il figlio Guglielmo, la sorella
Maria, il cognato Nicolò Sterco. Da quel momento è costretto a vivere in esilio
a Bitonto ove ricevette dal re d' Ungheria i beni di un tal Franco delle Croci
in cambio dei beni perduti a Gravina. Tutte le notizie finiscono con la cronaca
1350, opera molto preziosa per i fatti del regno, della Puglia e di Gravina in
particolare. Assume importanza peculiare anche per le notizie urbanistiche,
territoriali, economiche della nostra città. |