TERRA DI BARI...UNA STORIA MILLENARIA |
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Dove si tova Bari sorge in terra di Puglia di cui è capoluogo. La città si estende su una superficie di oltre 120 chilometri quadrati, è a 5 metri sul livello del mare, latitudine 41° 8'10 e longitudine 4° 25'00. Il territorio del Comune di Bari è prevalentemente pianeggiante lungo la costa ed è in gran parte occupato dalle Murge che si protendono con una successione di ondulati altipiani le cui balze rocciose scendono a gradini verso l’Adriatico. Lame, gravine e alvei di torrenti quasi sempre asciutti, solcano con profonde spaccature, il territorio. Il suolo delle Murge è in prevalenza carsico con grandi cavità che si aprono nel terreno con rocciose pareti.
L' Etimologia Secondo gli antichi Bari significò "Casa" (Posidippo) o "Insieme di case" (Eforo), "Fortezza" dall'etimologia di un termine orientale, "Bar" o "Var" da una radice indoeuropea che significa fiume (con probabile riferimento all' antico fiume Picone che attraversava la città), o ancora dal greco "Barks" che significa pesante barca come si poteva dedurre dalla greca epigrafe impressa sulle antiche monete baresi.
L' Iconografia Bari è una città che ha sempre vissuto in simbiosi col mare intrecciando, nei corsi dei secoli, le sue sorti con le acque dell' Adriatico. Nel suo simbolismo iconografico è infatti rappresentata dalla caravella sulla quale giunsero le ossa trafugate del Protettore della città, S. Nicola.
Cenni storici La città ha una storia molto antica e travagliata. Scoperte archeologiche hanno portato alla luce prove significative risalenti alla fine del IV sec. a.C. sull' esistenza di un insediamento urbano greco - peuceto. Con la caduta dell' Impero Romano d' Occidente (476 d.C.) si ebbero alterne vicende che videro la città dominata da Goti, Bizantini, a cui spesso si ribellò, Longobardi, Arabi (dal 841 al 871) e nel 1071 fu conquistata dai Normanni di Roberto il Guiscardo. Fulcro di due diverse realtà, Occidente ed Oriente, è stata il centro di un' aggrovigliata trame di avvenimenti in cui i due mondi si scontravano. Negli anni successivi si ebbero eventi significativi come la trafugazione delle reliquie di S. Nicola da Mira (Licia) a Bari, la predicazione della prima crociata (1095) fatta da Pier l' Eremita, il concilio (1098) in S. Nicola conclusosi con la condanna dello scisma promosso dal patriarca Cerucado. Nel 1131, dopo che si proclamò indipendente (1119), viene riconquistata da Ruggiero II il Normanno. Bari ebbe una significativa continuità d' insediamento interrotta nel 1156 dalla distruzione della città ad opera di Guglielmo I detto il Malo, successore di Ruggero, che volle vendicarsi dei baresi che si erano ribellati alla sua autorità risparmiando solo alcune chiese. Ma dopo dieci anni i cittadini ne iniziarono la costruzione. Seguì le sorti del Regno di Sicilia e il regno dei Normanni succedette a quello Svevo nel 1189. Unita al Regno di Napoli sotto gli Angioini nel 1282, nel 1441 il Regno, e con esso Bari, caddero sotto la dominazione Aragonese. Nel 1464 il Re di Napoli, Ferdinado I d' Aragona, ne fece dono a Galeazzo Maria Sforza, figlio del duca di Milano, costituendola in Ducato. Bari attraversò tempi infelici, subì disastri economici. conobbe un risveglio economico solo durante il governo di Isabella D' Aragona, vedova del Duca di Milano, dal 1501 al 1524 e quello della figlia Bona Sforza, Regina di Polonia, fino alla sua morte nel 1557, data in cui la città tornò a far parte del Regno di Napoli che dal 1503 era passato sotto l' influenza spagnola. Dal 1707 al 1734 fu governata dagli Austriaci ed infine dai Borboni che la governarono fino alla realizzazione dell' Unità d' Italia (1861) con i quali la città ebbe una tenue ripresa. Lo sviluppo demografico del vecchio borgo e l' incremento dell' attività commerciale non subirono intralcio alcuno, e tanto i Borboni con Ferdinando quanto i francesi con Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat (dal 1806 al 1815), si diedero a favorire la futura espansione dall' antica e pur gloriosa città approvando nel 1813 il progetto di ampliamento esterno della città e promulgando il decreto che consentiva la costruzione del borgo nuovo oltre la cerchia antica delle mura.
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