Conseguito il ripristino dell'originaria spazialità del grande ambiente del piano terra, era
comunque necessario collegarlo con una scala interna agli altri saloni di primo piano, lasciando
il passaggio attraverso la torre a nord - ovest e, quindi, la terrazza ad ovest, come possibile
alternativa esterna.
La soluzione è derivata dalla necessità di lasciare il locale chiesa, di cui si è ampiamente detto,
intatto, così come era stato messo in luce dagli scavi.
La presenza, infatti, dei tanti elementi descritti (i resti della zona absidale, il muro perimetrale
di prima fase con il portale ad essa connesso, i resti delle strutture murarie relative al primo
impianto) imponeva un'attenzione tutta particolare, in quanto il ripristino di un piano di calpestio,
la cui quota era sconosciuta, avrebbe comunque significato la cancellazione o almeno l'occultamento di
elementi tutti di primaria importanza per la storia del Castello.
La presenza di una porta, a livello del salone di piano terra a nord, aperta a forza in epoca non
determinabile, ha suggerito la soluzione che, nel rispetto di tutti gli elementi presenti, consentisse
anche il collegamento verticale cercato.
Con tale intento si è proceduto al restauro di tipo "archeologico" di quanto venuto in luce nel locale
Chiesa, inserendo una struttura in ferro e legno, autonoma rispetto alle murature, attraverso cui è
stato possibile, utilizzando la porta di cui si è detto, assicurare il collegamento voluto e consentire
altresì la "vista" delle diverse strutture presenti.
Peraltro, come si è detto, la situazione della locale chiesa si presentava come eccezionale; per
gli altri ambienti, infatti, pure interessati da scavi, si imponeva la necessità di ripristinare
la quota iniziale senza procedere però ad un reinterro che, oltre ad essere operazione costosa e
tecnicamente discutibile, avrebbe impedito la lettura e lo studio, anche successivo, di elementi,
comunque interessanti, emersi nel corso dei lavori.
In tali casi si è quindi deciso di realizzare un solaio piano con controsoletta lasciata in vista
su pilastri in acciaio, strutturalmente indipendente dalle murature perimetrali, a testimonianza
dell'assoluta estraneità di tale impalcato nei confronti dell'organismo originario.