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Sant'Antonio Abate: le reliquie
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Verso il 561, sotto l’imperatore
Giustiniano, fu scoperta la sua sepoltura grazie ad una rivelazione e le
reliquie furono trasportate ad Alessandria d’Egitto e deposte nella chiesa di S.
Giovanni Battista. Nel 635, in occasione dell’invasione araba in Egitto,
i resti mortali di S. Antonio furono traslati a Costantinopoli da dove un
crociato, di ritorno dalla Terra Santa, li portò in Francia, a Saint-Didier de
la Motte (sec. XI). La chiesa costruita per accoglierli fu consacrata da
Callisto II nel 1119 e vicino ad essa sorse un ospedale condotto dagli Antoniani,
che accoglieva numerosi pellegrini che vi si recavano per invocare il Santo che
godeva la fama di guaritore dall’ergotismo (malattia chiamata ignis sacer o
fuoco di S. Antonio). In seguito i resti di Antonio furono traslate a
Saint-Julien presso Arles (1149).
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