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Una premessa importante
Voglio che sappiate che il mio approccio al programma Maya è stato improvviso quanto inaspettato e che non ho intenzione di esibirmi in corsi di didattica, le mie intenzioni sono quelle di farvi intendere quanto sia facile avvicinarsi al mondo della modellazione... ci sono riuscito io!? L'interfaccia grafica Come ogni cosa nuova, prima di iniziare ad usarla, occorre spendere del tempo per impararne i concetti base. Come la maggior parte dei programmi, Maya è diviso in zone di lavoro, che ho evidenziato con dei colori per identificarle più facilmente. In alto, come di consueto, troviamo la barra dei menu, colorata in giallo. Subito sotto, colorata in blu, troviamo la Status Bar. In essa ci sono principalmente i comandi per salvare, caricare, per lanciare i render e gli snap. Ancora sotto, colorata d'azzurro, troviamo la shelf: tramite una serie di schede qui si può accedere a una varietà di strumenti, divisi ovviamente per argomento. Colorati in viola, a lato, troviamo gli strumenti per posizionare gli oggetti nell'ambiente. In arancione, in basso, si trova la timeline, utilizzata per gestire le animazioni. Infine, a destra è situato il channel box (in verde) tramite il quale imposteremo gli attributi agli elementi mentre sotto (in rosa) c'è il layer editor, utilizzato per gestire in modo particolarmente efficiente i livelli, utili quando le scene si fanno complesse. In rosso è stata colorata l'area di lavoro. I primi passi di modellazione
Personalmente mi sono trovato particolarmente bene con il fast-book della casa editrice Apogeo, poi per un graduale approfondimento sono passato alla Guida all'uso della New Riders, che nonostante sia per Maya 4.5 mi è stato molto utile perchè ti guida in quello che spiega con precisione quasi impeccabile. |
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