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La
Zona Presbiteriale |
E' sopraelevata di oltre un metro rispetto alle navata e
vi si accede per mezzo di una scalinata marmorea di sette
gradini, che immette nel piccolo transetto. I lati nord e
sud del transetto sono chiusi rispettivamente dalla parete
su cui si apre la porta d'accesso alla sagrestia e da una
faccia della torre campanaria ove si apre l'ingresso alle
campane. I lati suddetti sono incorniciati da due archi a
sesto acuto. Un gradino immette all'abside, preceduta
dall'arco trionfale, sul quale, a destra in alto, si nota
lo stemma di Manduria con la data 1544. Prima dei restauri
del '30, tale stemma, coperto da stucchi come il resto
dell'edificio, era il centro dell'arco. Il presbiterio, il
cui soffitto è a crociera di tipo oggivale è illuminato
da due finestre poste sulle pareti nord e sud. Ai quattro
angoli di base si notano altrettanti pilastri polistili,
tutti interrotti alla stessa altezza. Su questi poggiano
collonne che reggono le arcate della volta. Ai lati del
presbiterio è ubicato il coro comprendenti 18 sedili
semplici e lineari, privi di decorazione. Un gradino
immette nell'abside preceduta da un arco decorato da
ricche cornici ed ovoli, nel cui centro, durante gli
ultimi restauri, è stato riaperto un rosone, finemente
intagliato, raffigurante la Vergine col Bambino, su
vetrata policroma. In fondo all'abside è posto l'Altare
Maggiore, in marmo ad intarsi, realizzato nel 1791 è
dedicato alla SS. Trinità. Una targa in marmo nel
presbiterio ne ricorda la consacrazione del 1792. Nel 1970
è stato collocato sul presbiterio un moderno altare in
noce, intarsiato e scolpito con la scena dell'Ultima Cena.
L'antico altare privo di pala, lascia libera la vista
della parete absidale che, ad andatatura semi circolare,
è costituita da nicchie a conchiglia, contenenti 14
statue dedicate a diversi Beati. Le estreme nicchie di
questo ambiente sono oggi delle finestre (due per parte): |
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