Analisi delle tipologie costruttive

Il ruolo del "tufo" nell'esame delle strutture abitate dei "Sassi" è caratterizzato dalle diverse configurazioni della roccia calcarea, trasformandosi da "basamento di appoggio", in edifici fuori terra come la case palazziate, ad elemento costitutivo della struttura stessa di manufatti scavati nella roccia. Inoltre è il tufo stesso che tagliato in "blocchetti", rappresenta l'elemento costruttivo base delle strutture murarie, delle coperture voltate, degli archi, dei decori e delle cornici.

L'apertura di varchi per "porte e finestre" all'interno dell'apparato murario rappresenta un momento in cui perizia tecnica e abilità decorativa delle maestranze devono sintetizzarsi.

La gran parte delle strutture orizzontali presenti nelle abitazioni dei "Sassi" sono costituite da "volte in tufo" . Nell'analisi che ci apprestiamo a fare emerge il duplice aspetto dell'organismo edilizio, come unità portatrice delle sue caratteristiche intrinseche e come componente di un sistema complesso , definito anche paesaggio urbano. Per una corretta interpretazione di questo variegato ambiente e delle sue unità abitative è necessario smembrare il manufatto edilizio in componenti per le quali è possibile una classificazione storica intesa come successivo momento di analisi della preesistenza. Tra gli elementi componenti di ciascuna parte del manufatto è possibile individuare i "fattori funzionali" che lo hanno determinato, evidenziando i percorsi, gli accessi, le bucature in facciata per le areazioni, la interconnessione degli ambienti, tipici dell'architettura tradizionale il non predisporre un disimpegno ma ponendo vano dentro vano. La componente tecnologica risulta fondamentale nella comprensione del manufatto, in quanto al fattore tecnologico è affidato il compito di mantenere l'integrità dell'elemento tipologico nei suoi valori costitutivi. All'interno dell'indagine sugli elementi architettonici caratterizzanti i Sassi assumono un significato particolare le superfetazioni, ovvero i corpi aggiunti con prevalenti caratteristiche di difformità rispetto al complesso preesistente e i vuoti , analizzando infatti il tessuto edilizio esistente si evince la presenza di "spazi ( edilizi ) non costruiti", di corpi di fabbrica parzialmente o completamente crollati ed ancora di edifici di cui si intuisce la sostanziale incompletezza per una previsione progettuale mai del tutto completata.


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