La Chiesa Cattedrale di Gravina, sita in piazza Benedetto XIII, è ubicata ad est della città e domina dall’alto a cavaliere i due sottostanti più antichi Rioni dell’abitato: Piaggio e Fondo Vito.
Essa, in ordine cronologico, è la quarta Cattedrale della Diocesi di Gravina, che vanta la sua costruzione nel 1° millennio dell’era cristiana (i documenti storici la dicono già esistente con certezza nel sec. IX )ed ebbe come prima Sede Vescovile la chiesa a cinque navate, scavata nel tufo di S. Michele delle Grotte; la seconda fu quella di S. Marco; la terza quella di S. Giovanni Battista.
L’attuale Cattedrale fu costruita nel 1065 << come si ricava da antichi documenti di Gravina e dalla iscrizione posta nel frontespizio alla fascia superiore, nella particella destra laterale >>.
Tra l’XI e il XII secolo la città era sotto il dominio dei Normanni, feudatari di Gravina, che vollero la cattedrale annessa al castello feudale, facendola costruire in stile romanico, su pianta regolare, con lunghezza doppia della larghezza e a tre navate con le laterali, terminanti nelle due torri quadrate del suddetto castello. Fra le due torri si ergeva il campanile.
Essa fu affrescata con figure bizantineggianti, affiorate accidentalmente sotto l’intonaco, durante i lavori di restauro dell’edificio negli anni ’60.
Nel secolo XV, per gli incedi verificatisi verso il 1447 o per il terremoto della notte del 5 dicembre 1456, che devastò varie regioni d’Italia e in particolare il Regno di Napoli, la primitiva quarta Cattedrale di Gravina andò quasi completamente distrutta.
Pochi decenni dopo lo zelo del Vescovo Mons.D’Aquino (1482 – 1508), sollecitato e sostenuto dalla “civitas” gravinese, nonché dall’apporto generoso del Capitolo e del Duca di Gravina Francesco II Orsini, diede il via alla ricostruzione del maestoso Tempio, ricorrendo probabilmente anche all’apporto progettistico del Bramante.
La ricostruzione del monumento fu continuata dai Vescovi, che a Mons.D’Aquino si succedettero sulla cattedra episcopale di Gravina, sì che il Tempio poté essere consacrato da Mons.Arcasio Ricci il 9 Maggio 1632.