ZONA ARCHEOLOGICA
Il territorio di
Gravina, dal punto di vista archeologico, continua
a restituire testimonianze sorprendenti. Negli ambienti
scientifici è conosciuta
la rilevanza storica dell'area denominata Botromagno
dove aveva sede l'antica SIDION. L'intervento di
recupero viene effettuato dalla sovrintendenza
archeologica della Puglia che si avvale della collaborazione
della cooperativa Petra Magna di Gravina che già nel
1988 e nel 1989 portò alla luce la necropoli
del “Padre Eterno”. Complessivamente sono stati
recuperati centinaia di reperti di corredo funerario,
tra i quali: un notevole cinturone di bronzo, un
pendaglio di ambra, alcune armi in ferro, diversi
crateri a figure rosse, e tanto altro. Da questa
piccola, ma consistente scoperta si potranno ricavare
nelle successive fasi di studio elementi importanti
per determinare la consistenza storica delle popolazioni
peucete che vivevano nel territorio.