BIBLIOTECA FINEA
Monsignor Cennini, costante ricercatore delle cause di ogni malessere sociale e culturale, individuò tra i tanti mali la mancanza di una biblioteca, soprattutto per i sacerdoti, molto impreparati ed indegni di essere i ministri di Dio e i delegati alla salvezza delle anime. Fù ciò ad indurlo a istituire una biblioteca con i libri di sua proprietà posseduti sia a Gravina che a Napoli. Essa è la più antica biblioteca pubblica che sia sorta in Puglia. Oggi, porta il nome del maggior donatore, il Cardinale Fini, che la volle come sede idonea perché divenisse pubblica. La biblioteca risulta costituita da 12884 voci d'ingresso, con 335 cinquecentine, 13 incunaboli, 1 manoscritto miniato, n. 62 periodici incompleti, 425 edizioni musicali donate dal sacerdote don L.S.Gramegna, un registro topografico, un catalogo alfabetico per autore, un catalogo dei periodici e schedoni amministrativi. Ultimamente la Regione Puglia ha stanziato un contributo necessario per il restauro dello stabile settecentesco adibito a biblioteca ed orologio pubblico.