GLI AFFRESCHI NELLA CRIPTA


Sulle pareti laterali vi sono quattro bellissimi affreschi di Giovanni Todisco da Abriola. Rappresentano da destra: S. Andrea, con alla spalle la storia del suo martirio, San Girolamo, che traduce la Sacra Srittura, l'Adorazione dei Magi, ed infine la Donna dell'Apocalisse con ai piedi un enorme drago. Anche la volta è tutta affrescata dal medesimo pittore o secondo altri studiosi, dal conterraneo Francesco Romano da Laurenzana. Tutt'intorno vi sono gli Apostoli, al centro i quattro Evangelisti e nei tondi San Francesco, Sant'Antonio, San Bonaventura, San Domenico ed altri santi venerati anticamente in Acerenza.


Vicino al museo, dove era prima collocato il Battistero, vi è una lastra terminale di un'edicola, con, nell'esergo della vasta conchiglia, l'Annunciazione, del sec.XVI, attribuita al maestro della Tomba Orsini nella Cattedrale di Venosa. L'angelo, mollemente inginocchiato, ha davanti alla bocca un cartiglio con la scritta AVE MARIA; a destra la Madonna è piamente inginocchiata davanti ad un classico leggio con sopra il Libro Sacro. Nel museo, dove campeggia il busto dell' Imperatore Giuliano l'Apostata, che educato cristianamente, piano piano tornò al culto degli dei, divenuto Imperatore, restaurò il paganesimo con ferree leggi eversive. Sarà nel fatto che in Acerenza, col ripristino del culto ad Ercole Acheruntino, tornò un certo benessere economico; che si sentì il bisogno ed il dovere di innalzare a Giuliano un monumento di cui si conservano, insieme al busto alcuni frammenti.

Primo tra tutti una pietra con dedica, un tempo murata sulla facciata del campanile, dove tutt'ora rimane il posto vuoto. L'iscrizione dice: " REPARATORI ORBIS ROMANI D.N.-CL.IULIANO AUG. AETERNO PRINCIPI - ORDO ACHERUNT. Cioè: " Al restauratore del Mondo Romano il nostro signore Claudio Giuliano augusto Eterno principe, l'Ordine Acheruntino". Un altro frammento porta la scritta ULIAN e potrebbe essere parte del frontespizio e di un basamento del monumento; come ipotizza il Lennormann. La cattedrale di Acerenza possiede molti oggetti di culto e di arte racchiusi per ora in sicuri depositi, nell'attesa che vengano valorizzati e goduti nel Museo di Arte Sacra.