La valorizzazione e la riscopertadei giorni nostri:

Dal 1993 i Sassi di Matera sono stati riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO perché in essi è stato riscontrato almeno uno dei sei criteri per il riconoscimento;

·        rappresentare una realizzazione artistica unica, un capolavoro del genio creativo;

·        avere esercitato una grande influenza, per un periodo di tempo determinato o in una data regione del mondo, sullo sviluppo dell’architettura, della scultura monumentale, della pianificazione urbana o dell’architettura del paesaggio;

·        rappresentare una testimonianza unica o almeno eccezionale di una civiltà o una tradizione culturale scomparsa;

·        essere uno degli esempi più caratteristici di un tipo di edificio o di insieme architettonico o di paesaggio che illustri stadi significativi della storia umana;

·        costituire uno degli esempi più caratteristici di insediamento umano tradizionale o di uso dello spazio che è rappresentativo di una cultura, specialmente quando diventano vulnerabili sotto l’impatto di cambiamenti irreversibili;

·        essere direttamente associato con avvenimenti e tradizioni viventi, con idee, o con credenze, con opere artistiche e letterarie di significato caratteristico universale.

Il blasonato riconoscimento ha accelerato il recupero dei Sassi già avviato per restituirli all’antica funzione abitativa anche se in alcuni casi è stata cancellata, modificata, manipolata la testimonianza di una sapienza costruttiva che rappresenta senza ombra di dubbio un patrimonio comune.

 

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