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Il nuovo strumento ideato consiste essenzialmente nel concetto di portare il binario in elevazione, avendo un unico appoggio fisso cosituito dal treppiede. I materiali sono in acciaio, che ci assicura un minore attrito tra le parti rispetto al legno e si monta molto facilmente, rispettando l'idea di uno strumento pratico da trasportare e da utilizzare.
E' costituito da una base, un comune treppiede, non essenzialmente di quelli professionali da mettere in bolla.
Una volta posizionata la stazione (treppiede), si passa al montaggio del binario fisso, bucherellato per permettere di avvitarlo alla stazione. Il binario fisso ha una sezione a C, cava, in cui faremo scorrere un secondo pezzo di acciaio che chiameremo stazione mobile, a forma di U, con l'accortezza che tra il binario fisso e la stazione mobile non vi sia alcun gioco, così da rispettare il concetto di parallelismo tra gli assi.
Sulla stazione mobile fisseremo la macchina fotografica, o tramite una vite, o tramite un comune nastro biadesivo tra la base della macchina e la superficie della stazione mobile, che naturalmente sarà liscia.
Ma questo non basta, per assicurarci che gli assi di ripresa si mantenghino paralleli, dobbiamo assicurarci che il binario fisso e la stazione mobile siano perfettamente orizzontali e rigidi, per evitare il nascere di oscillazioni al momento del passaggio della stazione mobile da destra a sinistra, o nel momento dello scatto se non si usa un flessibile per scattare foto a distanza.
In particolare per le riprese della facciata e dell'interno, si è preferiti mettere a livello il binario fisso rispetto a tutte le direzioni tramite lo strumento in figura, per permetterci di scattare foto a qualunque oggetto semplicemente ruotando il binario fisso sul treppiede.
Con questo strumento e con questa tecnica di ripresa è stato possibile ottenere la restituzione fotogrammetrica della facciata e dell'interno della chiesa: non più piante e sezioni, ma la possibilità di poter misurare qualunque cosa dell'oggetto in qualunque momento, e se si possiede un visore stereo, la possibilità di percepire la reale incidenza della msura che si sta effettuando sull'intero rilievo.
Se poi si possiede anche un comando di modellazione, è possibile modificare, aggiungere, sottarre volumi all'oggetto percependo nelle tre dimensioni, l'effetto di ogni nostro intervento: questo significa avere in tempo reale l'impatto delle nostre azioni su una architettura, senza avere poi le "tipiche brutte sorprese" una volta realizzate le nostre modifiche, che progettate nel bidimensionale non potranno mai consentirci di percepire le loro reali incidenze nella realtà.
Osservate la restituzione fotogrammetrica della
facciata e
dell'interno della Chiesa di Barsento.
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