L'Apparizione -Paolo Tria- |
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Le pecore del marchese D.Giambattista D'Azzia, private dell'erba, erano ormai allo strenuo delle forze. Alcune non resistettero e delle loro morte fu incolpato dal Marchese il massaro Paolo Tria. La pena che provava per quelle povere bestie e la fede nel Signore lo portarono però al mattino a cercare ancora qualche occhio di terra libero dalla neve. Per caso si trovò a passare in contrada San Francesco e ricordandosi di una antica chiesa sotterranea abbandonata, dedicata a Santa Domenica, la cercò, si fermò all'ingresso della grotta, si inginocchiò e pregò intensamente il Signore.Quand'ecco apparirgli, la Madonna. Gli disse la Vergine: -"Entra nella grotta. Troverai su di un muro la mia immagine dipinta"-. Dette queste parole, così come era apparsa improvvisamente scomparve. Ed entrò nella grotta. | ||
Alzando gli occhi vide dipinta sul muro affrescato, l'immagine di Maria perfettamente simile a quella che gli aveva parlato. E chiese di aiutarlo, tutte le pene che lo avevano afflitto per tanti giorni improvvisamente scomparvero. Non era ancora svanito il suono delle proprie parole che udì la stessa voce delicata e ferma di prima: "-Alzati figlio! Vai dal Marchese, egli ora sa che tu non hai colpa. Vai e porta le tue pecore a pascolare, la neve si è sciolta e nella campagna c'è erba in abbondanza. Và dalla gente e dì loro che qui, in questa grotta, c'è la mia immagine e che tutti quelli che entrano a chiedermi grazia saranno da me consolati"- | ||
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