Masseria Villa Carbone (Chiesa parrocchiale San Marco)
Delimitata da una muratura in pietra, di cui più recentemente è stata
eseguita una sopraelevazione "a secco", il complesso architettonico
della masseria si compone di un fabbricato principale, a pianta
rettangolare, su due piani e di una costruzione minore, a pianta
quadrata, già adibita a
cappella privata.
L’ingresso principale, opposto a quello originario, è caratterizzato da
un cancello in ferro battuto, di recente fattura, e si colloca lungo
l'asse Nord-Sud dell'assetto globale.
Il
nucleo residenziale della masseria si compone di due piani: quello
inferiore, situato ad alcuni centimetri al di sotto del piano di
calpestio, e quello superiore, un piano nobile accessibile mediante una
doppia scalinata esterna, simmetrica e delineata da una ringhiera in
ferro probabilmente di inizio secolo. La copertura a spiovente
rivestita di tegole introduce una nota di colore che contrasta la nuda
luminosità della pietra calcarea.
Il
primo piano è suddiviso in ambienti ampi; successivi e ripetuti
restauri ne hanno via via modificato l'aspetto originario; comunque
oggi nella sala che si affaccia sul prospetto sud si possono apprezzare
resti di rivestimenti murari a motivi floreali e una volta affrescata
che rievocano un passato di illustre splendore. Ad aula unica coperta da
una volta a botte e sostenuta da massicci archi ribassati poggianti su
pilastri in pietra, il piano sottostante rivela la trama muraria che
tradisce quella del piano superiore. La
navata è scandita da piccole
nicchie e, in prossimità dell’altare, si qualifica attraverso un
ulteriore
ambiente, rettangolare (una sorta di transetto tagliato), che
ospita altre sedie per i fedeli e un fonte battesimale.
Addossata alla muratura e con ingresso ad est, lateralmente a quello
principale, si erge la piccola costruzione della cappella; racchiude la
più interessante vestigia del complesso:
l'altare; questo, inquadrato da
un retablo in muratura dal profilo mistilineo, che nasconde un vano
retrostante, permette di collocare l'edificio approssimativamente nel XVIII secolo
(essendo il retablo una tavola di grandi dimensioni inquadrata in
cornice architettonica, originaria della Spagna e diffusasi poi in
Italia fra il XV e il XVIII sec.). |