L' antica arte del bonsai...sono appassionato di bonsai e nel mio piccolo cerco di crearne alcuni partendo da alberelli tipici delle nostre zone, come ulivi, pini, ginepri, querce e lecci.
Questa mia "originale" passione è nata quasi per caso, quando da piccolo mi trovai a sfogliare un libro che descriveva le varie tecniche e rimasi subito colpito dalla grazia e dal portamento elegante di alcuni esemplari, uno su tutti la Sequoia gigante (alta normalmente 110 mt) e fatta a bonsai in soli 90 cm! Tutto questo, sommato alla mia grande passione per la natura, mi ha convinto ad addentrarmi in questo fantastico mondo. Premetto che le foto che inserisco esemplari di famosi maestri giapponesi, i miei sono ancora troppo piccoli e poco strutturati per esporli.
Il nome Bonsai deriva dalla parola giapponese bon-sai che significa appunto 'albero in vaso'. Per apprendere la tecnica bonsai è necessario leggere molto e fare tantissima pratica...gli esperti dicono che anche dedicandosi per trent'anni a questa spendida disciplina, non si può dire di conoscerla a fondo.
Contrariamente a quanto si pensa, l'arte bonsai non è nata in Giappone bensì in Cina, nel corso del VI secolo, per poi svilupparsi anche in Giappone, ma solo nel XIII secolo...infatti in quel periodo si diffonde in Giappone il Buddismo Zen proveniente dalla Cina e certamente il Bonsai arrivò da questo paese portatovi dai monaci del tempo.
Le tecniche bonsai sono innumerevoli e per alcune non bastano decine di anni per apprenderle, ma tutte mirano ad una sola cosa: riprodurre la perfezione, l'eleganza e l'armonia degli esemplari presenti in natura in un alberello di qualche decina di centimetri...a taluni potrebbe sembrare una sorta di costrizione che l'uomo impone alla natura, ma per noi occidentali è difficile comprendere a fondo il rapporto spiritale che si viene ad instaurare fra la pianta e l'uomo durante questo percorso che porta (nel corso dei decenni) al raggiungimento dell'armonia sia nell'esemplare, sia in chi lo ha curato in tutto.
Alla base della tecnica bonsai vi è la cultura Zen, secondo la quale naturalezza e semplicità sono all’essenza della vita. Come in tutta la cultura orientale anche il bonsai tende a quell'idea di equilibrio instabile che, nello specifico, viene visualizzata con la figura geometrica del triangolo scaleno (cioè a tre lati differenti); infatti ponendovi di fronte (i bonsai sono strutturati per avere un fronte ed un retro per osservazione) ad un esemplare ben strutturato potete notare come sia la forma generale dell'albero, sia le ramificazioni secondarie dello stesso, viste dall'alto, tendano ad inglobarsi in una forma triangolare...
Un'altra delle basi su cui si sviluppa la tecnica è la questione degli "stili"...ne esistono svariati e non sono altro che il tipo di struttura che un bonsai, ad esempio "eretto", "a cascata","prostrato","piegato dal vento", etc.
Personalmente è da poco che mi sono dedicato alla pratica bonsai, anche se ne sono stato sempre attirato, e nel mio piccolo sto cercando di far crescere dei piccoli alberelli rispettando sia la loro volontà, cioè non li forzo a svilupparsi in una determinata maniera, sia i canoni della cultura bonsai. Allegherò foto dei miei esemplari quando saranno pronti. Per ora sono solo in crescita, magari fra qualche decennio...ci vorrà pazienza, tanta pazienza.