Fino ad oggi non sono state condotte indagini sistematiche sulle Mura Megalitiche della cittā di Altamura, mura dette tali per la loro imponenza e altezza, tanto che tali caratteristiche hanno poi dato il nome all'abitato.
L'unico documento ufficiale si deve allo studioso di archeologia Francesco Maria Ponzetti che, agli inizi degli anni '50, ha condotto una campagna di scavi lungo le mura esistenti, portando alla luce numerosi reperti, alcuni dei quali molto importanti per la datazione delle mura stesse: ha potuto affermare, infatti, che sicuramente sono state costruite intorno al V secolo a.C., essendo stati ritrovati vasi risalenti al periodo della decadenza della civiltā greca e cocci di tazze probabilmente adoperate dagli uomini che in quel tratto lavoravano all'erezione della muraglia.
La particolaritā di Altamura era quella di avere una doppia cinta muraria: quella interna racchiudeva la vecchia acropoli ed aveva uno sviluppo di circa 1500 metri; questa cinta si univa a quella esterna nel tratto che va da Viale Martiri 1799 a Via XXIV Maggio. La cintura esterna si estendeva invece per oltre 3600 metri circa, aveva una larghezza alla base di 5,50 - 5,75 metri e un'altezza di oltre 4,00 metri. I blocchi erano disposti secondo il piano di sfaldamento e senza preventiva squadratura, in corsi regolari e assestati a secco.
La detta cinta, di grande importanza civile e militare per l'epoca in cui fu fatta e per le sue dimensioni, č da ritenersi opera resa necessaria dalla particolare situazione in cui venne trovarsi la gente indigena, che ivi certo giā da tempo in organizzate comunitā, di fronte alle mire espansionistiche di Taranto e della crescente pressione delle genti lucane e sannitiche.
A tal proposito, il Ponzetti sostiene che "in definitiva mi sembra opera di difesa di un popolo rozzo, ma fiero, conservatore dei propri usi e tradizioni e gelosissimo della propria indipendenza, ma a cui non mancava peraltro - per effetto della sua posizione geografica e delle sue stesse origini - la conoscenza della civiltā greca".