Vista della Cattedrale
Anni '50


Vista aerea del
castello Svevo


Vista aerea
della Cattedrale


Il piano regolatore del 1968 e attuale aspetto della città.

Nel 1964, la città di Trani si dota di un nuovo Piano Regolatore redatto dal Prof. Nicolosi che prevede tutta una serie di espansione al di là del Borgo. Questo piano ha caratterizzato l'immagine attuale della città che si presenta divisa in tre zone, le quali oltre ad avere una diversa fisicità, dovuta a momenti storici diversi, presentano anche sostanziali differenze di funzioni ed uso.
Tutte le attività del settore terziario si addensano in questa parte che è così il centro della vita cittadina caratterizzato tipologicamente dalle isole il cui aspetto formale si impernia sulla centralità dell'ingresso sottoli per lo più da elementi architettonici del repertorio neoclassico anche se non mancano interventi edilizi moderni con palazzi che compromettono l'unità formale dell'insieme. Nel Borgo si concentra tutta una serie di attività economiche, provenienti dal centro antico che si è degradato sia socialmente (rimaneva quella frangia di popolazione meno abbiente, mentre i ricchi si trasferirono in nuovi quartieri residenziali), sia economicamente per il forte rallentamento delle attività legate alla pesca, all' agricoltura e all'artigianato. Nel giro di pochi anni, il Borgo diventa il punto di riferimento per le zone di espansione residenziale.
Dopo la crisi che colpisce il settore industriale, le attenzioni dell'imprenditoria locale si rivolgono al terziario e il protagonista, di questa nuorza dell'economia tranese è sempre il Borgo all'interno del quale tutti gli esercizi si concentrano in una fascia ben definita a cavallo dell' asse comprendente la stazione, la piazza principale e la Villa Comunale e lungo Corso Vittorio Emanuele.
Nel piano quindi, si ritiene che la zona ottocentesca sviluppatasi in attacco alla zona storico-antica, possa costituire quella fascia, quasi creata a protezione del patrimonio antico, che potrà essere delineata rigorosamente a cominciare dall'angolo di Via Barisano con Via Maiorano, Via Maraldo, Corso Vittorio Emanuele, Via Alvarez, Corso Umberto, Corso Cavour, Piazza Vittorio Emanuele (parte centrale in prolungamento di Corso Cavour e Via Giustina Rocca). La normativa per la tutela della zona ottocentesca deve tener conto dei seguenti vincoli :

- Non deve essere alterato l'originario carattere delle costruzioni così come inserite nell' ambiente;

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Politecnico di Bari Corso di Laurea in Ingegneria Edile / Rilevamento Fotogrammetrico dell'Architettura / A.A.2002 / 2003