Teatro Comunale
Colonna Traiana
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Lo statuto del Borgo.
Normativa di piano, competenze istituzionali scelte urbanistiche.
Il 23 novembre 1844 viene approvato il regolamento edilizio formato da 14 articoli. Lo statuto ricalca il modello di Bari, tranne per quanto riguarda due articoli nuovi: l' articolo 5 e l' articolo 14.
L' articolo 5 affronta il problema dell' esistenza di ipoteche sui terreni che ricadono nell'ambito del borgo dove, sui fondi che a termine dell'art. 4 dovranno cedersi, vi gravano ipoteche ed i creditori dovranno riconoscere per loro debitore il comune, eseguendosi in tal modo una novazione necessaria in grazia della pubblica utilità, cioè quante volte l'originario debitore non abbia altri mezzi di soddisfazione.
L'articolo 14, per superare le difficoltà che potrebbero derivare dai proprietari dei terreni posti nell' abitato a ridosso delle mura.
Lo statuto aveva dato prova di inefficienza per quello che riguardava il suo articolo fondamentale, che prevedeva l'esproprio generalizzato. L'articolo 4 di fatto, prefigura non solo una nozione di esproprio per pubblica utilità, ma anche la programmazione pluriennale di attuazione in quanto è un obbligo effettivo a costruire secondo il piano. Per quanto riguarda l'articolo 8, nella pianta non c'è assolutamente traccia di cortili e gli isolati sono del tutto compatti e hanno una dimensione molto ridotta che comporta un infittimento notevole nella rete stradale e l'impossibilità di prevedere questi cortili.
La diversità di censo tende a privilegiare le possibilità edificatorie nella zona di Porta Bisceglie, mentre il vero e proprio borgo sarebbe dovuto sorgere in quella meridionale, poiche solo in quella zona, secondo la primitiva decisione era stato deciso di demolire le mura, e di differenziare il censo. Così, costruendo lungo le mura, il Comune ottiene un duplice vantaggio, poiche opera su un suolo di sua proprietà: nessuna spesa iniziale e con la vendita dei suoli un incasso subito di una rendita sicura.
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