Tavola poitingeriana
Secolo XI
Secolo XII
Secolo XIII
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Urbanistica nella città di Trani.
Le prime notizie certe che si hanno sono del IX secolo, anche se la testimoniannza più antica della città risale al III secolo. E' appunto del IX secolo la costruzione di una muratura difensiva, in relazione alla nuova dignità assunta dalla città stessa da opera dei Longobardi. Il percorso della struttura difensiva è oggi quasi completamente distrutto. E' molto difficille ricostruire oggi la trama viaria interna, per la quale si può soprattutto basare sulla lettura dell' antico tessuto edilizio, evidenziandone i momenti successivi di aggregazione e risalendo, per via deduttiva, alle direttrici primarie.
La città si divideva in quartieri caratterizzati dalla compresenza di colonie di immigrati di altre città o di gruppi omogenei, come nel caso degli Ebrei; ancora oggi di questa topografia sociale, alcuni toponimi offrono una chiara traccia, così come si trovano nella denominazione della strade.
Il reticolato urbano che si può ben immaginare stretto e compatto, lacerato qua e là da vie strette e tortuose secondo l'urbanistica medioevale, non è stato tracciato dalla pianta in quamto mancano sicuri elementi omogenei al tutto. Sulla base della documentazione a noi oggi pervenuta, è stato possibile determinare l'ubicazione di complessi edilizi oggi non più esistenti, di chiese e di monasteri antichi, nonché di alcune vie e "loci" oggi non più esistenti.
Non è stata difficile la localizzazione della Giudecca, il quartiere abitato dagli Ebrei, che già numerosi vivevano a Trani molto prima dell'XI secolo. Abitavano a Trani la parte più anica della città ed il loro quartiere, posto in vicinanza del porto si estendeva dalla Porta Antica fino alla Chiesa di Scolanova e dall'altro lato fino alla Chiesa di S. Toma, formando un rione nel quale attorno alla metà del XIII secolo, grazie alle migliorate condizioni di vita impartite dall'imperatore Federico, gli Ebrei poterono realizzare ben quattro sinagoghe tuttora esistenti anche se leggermente modificate rispeto alla loro originaria forma.
Queste due strade che si sono andate delineando (oggi denominate Via Mario Pagano e Via Ognissanti), assumono carattere di direttrici fondamentali dell'espansione, che si decodificheranno all'interno della successiva murazione, che ingloberà l'intero bacino portuale, proteggendo tutte le costruzioni edificate all'esterno della prima cinta muraria.
Nel XV secolo, da un periodo di positiva ripresa economica fa riscontro una consistente mole di attività edilizia, dovuta principalmente alla classe dei ricchi mercanti borghesi, che sono diventati l'opposizione al ceto nobile ed al clero.
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