Utensili da estrazione e lavorazione


Fresa per lucidare


Utensili da estrazione e lavorazione

Levigatura e lucidatura.

Questo trattamento serve per l'ottenimento di una superficie liscia e piana mediante l'impiego successivo di mole abrasive a grana progressivamente decrescente. Le macchine più usate sono discontinue: esse sono cioè dotate di uno o più mandrini su cui vendono applicate successivamente mole con abrasivo di finezza crescente, interrompendo ogni volta il ciclo di lavoro. L'uso delle macchine a braccio articolato, in installazione fissa (manettone) è ormai limitato ai soli manufatti di forma atipica o con esigenze particolari, mentre hanno raggiunto una notevole diffusione le macchine levilucidatrici su banco fisso e con movi mento automatico di traslazione ed oscillazione del mandrino portautensile. Nel caso in cui l'investimento e l'impiego di potenza elettrica particolarmente elevati sono giustificati da produzioni orarie molto elevate, si impiegano treni di macchine lucidatrici in cui le lastre od i manufatti vendono traslati su appositi bancali, sottoposti a trattamento di levigatura e lucidatura.

Bocciardatura.

Le più grossolane vendono eseguite con scalpelli a punta che, secondo le varie misure del tagliente dello scalpello,con sente di ottenere uno "spuntato" grosso, medio o fine. Lo spuntato grosso e medio, vengono ancora eseguiti a mano: perciò il costo reiativo è costantemente in aumento ed il relativo impiego costantemente in regresso. Le macchine bocciardatrici automatiche di maggiore diffusione sono dotate di bancali mobili ed utensile pneumatico scorrevole trasversalmente su pnonte fisso ed utensile scorrevole trasversalmente su ponte mobile. Queste consentono l'esecuzione di ogni varietà di incisione della superficie dallo spuntato fine al gradimento medio, fine e finissimo, nonché alle bocciardature più classiche di grana medio fine, San Marco e finissima.

Fiammatura.

Consiste nella incisione di una fiamma ad alta temperatura alimentata con combustibile gassoso ed ossigeno. E' tesa ad ottenere la vetrificazione superficiale dei silicati che conferisce alla pietra un aspetto ruvido e vetroso con effetto crornatico caratteristico e con notevole stabilità rispetto all'azione chimica atmosferica e di resistenza meccanica anche quando il manufatto è destinato al piano di calpestio.

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Politecnico di Bari Corso di Laurea in Ingegneria Edile / Rilevamento Fotogrammetrico dell'Architettura / A.A.2002 / 2003