Zancatura tipo "Consiglio"




Zancatura mediante malta cementizia

Fissaggio dei rivestimenti. Metodi tradizionali.

Si verifica la perfetta orizzontalità del pavimento di appoggio e si segna su di esso la traccia del rivestimento, dopo aver anche controllato le dimensioni delle lastre di marmo; si collocano le lastre nella posizione definitiva, rispettando livelli, allineamenti, verticalità, e si fissano provvisoriamente a mezzo di arpioni di ferro e cunei di legno, adoperando per questi ultimi legno di abete onde evitare macchie nei marmi. Si applicano poi le chiavello di trattenuta o zanche, si bagna il muro e le lastre all'interno e si interpone della malta bastarda per uno spessore non inferiore a cm 1, confezionata con sabbia di grana fine e avente fluidità appena necessaria a riempire tutta l'intercapedine.
Se questa è piuttosto larga si adoperano nel suo riempimento anche calcestruzzo a base di pomice o detriti di mattoni o scaglie di pietrame. La malta di riempimento allo stato fluido esercita sulla lastra una pressione idrostatica proporzionale alla sua allezza e alla densità della malta stessa, del valore superiore ai Kg/mq 1000 alla profondità di m 1 dal bordo superiore. Per evitare rotture lungo la linea del centri di pressione (circa 2/3 dal bordo superiore) in lastre di altezza superiore a m 1, si deve colare la malta gradualmente, a strati di cm 15-20 di altezza, man mano che essa raggiunge un certo indurimento. Cosi pure nella posa di rivestimenti a corsi sovrapposti, procedendo per file orizzontali. In caso di urgenza si possono adottare cementi a presa rapida (meglio se alluminosi), mai però malta di gesso che si gonfia in presenza di umidità, provocando il distacco delle lastre. Le zanche di fissaggio hanno forma a 2, ricavale da tondino preferibilmente di zinco oppure di rame o di ottone, del diametro di mm 4- 6.
Si applicano in numero di 2 sul lato superiore di ciascun elemento; la loro testa trova alloggio in un pozzetto ricavato nello spessore della lastra (per zanche di mm 6 e per lastre di cm 2 di spessore il diafrarnma resistente a tergo delle lastre può avere soltanto mm 7 di spessore, per cui il pozzetto deve essere praticato con precisione e nei punti di maggior saldezza) e viene murato a mezzo di malta cementizia nel vivo della struttura muraria.

Soluzioni tecniche innovative per il fissaggio a freddo mediante zancatura

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Politecnico di Bari Corso di Laurea in Ingegneria Edile / Rilevamento Fotogrammetrico dell'Architettura / A.A.2002 / 2003