LE COPERTURE DELLA BASILICA

La Basilica di San Nicola, come gli altri templi costituenti la sintesi del primo periodo dell'architettura medioevale pugliese, presenta un sistema di coperture costituito da una tettoia a falde (due falde nella parte centrale, corrispondente alla navata centrale, una falda nelle parti laterali, sovrastanti le navate laterali). Appare superfluo ricordare che la funzione di una copertura è essenzialmente quella di proteggere l'interno di un edificio dagli agenti atmosferici, ma da un osservazione diretta delle coperture della Basilica si rileva che le tettoie medesime hanno una forte inclinazione, che non è dovuta certo alle condizioni climatiche di questo luogo, ove in generale la neve appare molto raramente e per breve durata. La ragione va piuttosto ricercata nel sistema d'incavallatura, detto a squadro o "all'italiana", che è adoperato nel tetto della Basilica di San Nicola, così come in altre note Basiliche pugliesi. La struttura delle tettoie consiste in capriate lignee poggiate alla muratura portante, alle quali, con opportuni sistemi, sono agganciate le cornici dorate di straordinari dipinti - eseguiti nel periodo barocco dal pittore bitontino Carlo Rosa - e sono tuttora da esse nascoste.
Le coperture che ora possiamo osservare sono il risultato di una serie di
interventi di restauro e ristrutturazione succedutisi nel tempo.


Foto delle tettoie

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