Ricorrendo ad un programma di fotoritocco è possibile raddrizzare l'immmagine prospettica A.
L'immagine raddrizzata B è un fotopiano, essa infatti può essere intesa come un oggetto bidimensionale, dato che la terza dimensione è trascurabile rispetto alla distanza di osservazione.
Quindi, supposto il parallelismo tra il prospetto e la superficie sensibile, si può ritenere che sia una rappresentazione in scala della realtà, nota una misura di riferimento, per proporzionalità risultano definite tutte le altre.
Prova a rilevare le distanze.
Parimenti si può ricorrere ad altri programmi per ottenere una rappresentazione grafica del prospetto.