RECUPERO DELLE EX OFFICINE SCIANATICO A BARI
PROGETTO DI RIUSO COME AUDITORIUM

progetto realizzato nel corso di architettura e composizione architettonica II

Il complesso delle ex acciaierie Scianatico sorge nella periferia Nord di Bari e precisamente in via Napoli, nel Quartiere Liberta'. Tale insediamento e' un tipico esempio di archeologia industriale come d' altra parte sono altri siti nelle sue vicinanze, vedi il mercato ortofrutticolo e l' ex macello comunale (entrambi candidati ad ospitare la sede della nuova cittadella della cultura), e come l' area della ex raffineria Stanic poco distante. Tale complesso dismesso fra il 1975 e il 1980 e' stato ed è ancora interessato da una complessa e delicata operazione di bonifica dei suoli inquinati. Infatti, alle speranze di una riqualificazione a beneficio della cittadinanza (recentemente il sito e' stato in predicato di essere venduto agli americani per la realizzazione di un parco giochi), si è sostituita progressivamente la preoccupazione per il destino di quelle centinaia di tonnellate di rifiuti liquidi, caprolattame in testa.
Ci sono molte ragioni che rendono a mio parere importante il problema del loro recupero, se considerati singolarmente, e della riqualificazione dell' intera area se li si considera nel loro complesso. Ad esempio la loro valenza storica di testimoni di antiche attivita' produttive della citta', la loro favorevole ubicazione (a poche centinaia di metri dal complesso della Fiera del Levante, dalla colmata di Marisabella, da altre aree dismesse, da aree inedificate, o dal nodo ferroviario di Bari-Parco Nord), e i problemi di degrado del quartiere che li ospita.
In particolare l' area dell ex acciaierie (di cui e' disponibile la planimetria generale con immagini della situazione attuale) e' molto vasta e consta di moltissimi capannoni, attuamente in condizioni di grave obsolescenza formale e fisica. L' ipotesi progettuale di seguito documentata, verte sul recupero di parte dei padiglioni piu' grandi, situati fra via Napoli e via Caracciolo, e della ciminiera vista come ultimo testimone della precedente destinazione d' uso. Il recupero parziale e' reso possibile dalla tecnica costruttiva delle strutture caratterizzate da scheletro portante indipendente in acciaio e da coperture a falde inclinate sostenute da capriate metalliche a passo costante.
La nuova destinazione d' uso potrebbe essere di pubblico utilizzo e piu' precisamente costituita da un centro commerciale e da un auditorium, del quale ci si occupera' piu' diffusamente in questa sede. La viabilita' interna si e' uniformata agli assi viari dell' intero quartiere fra i quali spiccano Via Napoli e il Viale di Maratona (come evidenzia la planimetria generale allegata), allora sono stati tracciati percorsi paralleli e ortogonali fra loro con le uniche varianti date dalle aree di parcheggio e dalla piazza retrostante che ospita ed enfatizza la vecchia ciminiera. A proposito dell' auditorium le scelte progettuali si sono ispirate alla vasta epirienza accumulata con gli auditorium di Renzo Piano come testimonia in particolare l' auditorium Niccolo' Paganini di Parma realizzato all' interno dei capannoni dell' ex zuccherificio Eridania.