esame
del
contesto

LE CAPRIATE FRA TRADIZIONE E MODERNITA'

E' possibile dimostrare l’influenza esercitata dalla concezione delle strutture lignee su quelle con i “nuovi” materiali quali la ghisa, l’acciaio e il calcestruzzo armato. Se da un lato e' facilmente dimostrabile la correlazione fra le grandi strutture in legno e le successive in metallo e calcestruzzo armato, dall’altro non appare certo che la sperimentazione condotta sul legno, soprattutto nel Settecento, e orientata a determinare la resistenza assoluta, abbia segnato l’inizio della moderna scienza delle costruzioni. E’ indubbio che i primi studiosi si siano formati ed abbiano agito all’interno di una cultura che si è nutrita proprio del disciplinare dei materiali tradizionali e in particolar modo del legno, ma è solo con un materiale come l’acciaio, che presenta caratteristiche di omogeneità e di isotropia, fino ad allora sconosciute, che si è potuto dare corpo alla teoria dell’elasticità.
Gli studiosi che hanno sperimentato, in Inghilterra e Francia fra Settecento ed Ottocento, le potenzialità del metallo, certamente si erano formati sul disciplinare dei materiali tradizionali, il legno in particolare, e di fatto trasferirono la tipologia della capriata lignea al metallo. Il legno, certamente ha rappresentato uno dei più significativi elementi nello studio teorico e sperimentale degli elementi inflessi; tuttavia il legno ha sempre fornito risultati divergenti dalle leggi meccaniche, se non con ampia approssimazione. Le leggi meccaniche sono state pienamente convalidate solo con l’avvento dei nuovi materiali, che più si avvicinavano al modello ideale della teoria elastica.

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