Breve
storia del Palazzo Angelini.
Palazzo
Angelini fu costruito nella prima metà del XVII sec.
Inizialmente la costruzione non doveva avere l’aspetto di un
palazzo perché comprendeva il piano seminterrato, che si estendeva
per tutta l’area costruita, il piano terra da cui si accedeva,
tramite la scala ancora esistente nel cortile interno, ad un terrazzino
che disimpegnava gli ambienti del piano primo.
Una scala presente sul terrazzino del primo piano permetteva l’accesso
alle coperture superiori.
Piano terra e piano primo occupavano circa i 2/3 dell’attuale
edificio, più precisamente riguardavano la parte sinistra e
la parte centrale.
Forse per il nascere di nuove esigenze o per il ruolo politico e civile
di maggiore rilievo che cominciava ad assumere la famiglia Angelini
si pensò di attuare una prima sopraelevazione.
Nella seconda metà del XVIII sec. quindi si procedette all’ampliamento
dell’edificio che venne dotato di un secondo piano, sempre con
coperture voltate a stella, sfruttando la scala che in precedenza
dal primo piano permetteva di raggiungere i terrazzi superiori, voltando
il terrazzino al piano primo e annettendo anche la parte destra dell’attuale
edificio.
Gli interventi più pesanti, che sono oggi la principale causa
dei dissesti presenti, riguardarono l’edificio nel periodo tra
la fine del XIX sec. e l’inizio del XX sec.
La parte sinistra dell’edifico venne sopraelevata di un piano
con copertura piana in latero-cemento; la parte centrale venne sopraelevata
sempre di un piano ma con coperture lignee a falde.
La parte destra invece venne sopraelevata di due piani: il primo piano
sopraelevato ha copertura piana in latero-cemento, mentre il secondo
piano è coperto con tetti a falde in legno. Il collegamento
tra secondo e terzo piano è reso possibile grazie alla costruzione
di una scala in corrispondenza dell’ altra scala che inferiormente
collegava il primo al secondo piano.
Nato come edificio residenziale subì in parte anche variazioni
di destinazione d’uso, infatti, sempre tra la fine del XIX sec.
e l’inizio del XX sec., la zona centrale del piano primo venne
destinata a sede bancaria.
A seguito di tale variazione di destinazione venne divisa la zona
sinistra dalla zona centrale e venne realizzato un collegamento verticale
che da piano terra saliva al primo e al secondo piano.
Alla nuova scala si accede da un nuovo portone d’ingresso ben
visibile in prospetto perché ne ha modificato la simmetria.
La simmetria del prospetto risulta modificata anche grazie alla variazione
che ha subito la porta sul lato destro che dà accesso al piano
interrato. Attualmente per piano seminterrato e piano terra risultano
differenti proprietà, perciò è stato impossibile
rilevare parte di tali piani.