Contemporaneamente
iniziarono in forma sistematica i lavori di restauro che hanno mirato
prima di tutto a garantire la conservazione del complesso monumentale
con le più urgenti opere di consolidamento statico e di protezione
dagli agenti atmosferici. Particolarmente grave era lo stato delle
cortine murarie della cinta esterna e del cortile: essa, infatti,
pur non presentando dissesti che ne minacciassero la stabilità
(data anche la notevole dimensione delle murature) apparivano gravemente
compromesse nella parte corticale, che staccate per ampie superfici
del nucleo, minacciavano possibili crolli. Il consolidamento è
stato finalizzato al ripristino della continuità strutturale
tra paramento esterno e nucleo, con restauro delle cortine perimetrali
e ripresa delle stesse ove pericolanti. Nel corso dei lavori si è
avuto cura di conservare, laddove possibile, le zone di intonaco originario
che apparivano sufficientemente consistenti e tali da offrire certezza
di stabilità. Altro
significativo intervento è stato quello delle demolizioni e
rifacimento del solaio di copertura del porticato interno realizzato
negli anni '50: tale solaio, in cemento armato intonacato con finte
nervature e travi trasversali, era gravemente compromesso da avanzati
fenomeni di ossidazioni delle armature, con espulsione anche di materiale.
Il solaio essendo stato eseguito ad una quota tale da nascondere la
ghiera di alcune arcate del porticato, si è proceduto al suo
rifacimento, anche considerando che sia il sovrastante piano sia il
prospetto sul cortile erano stati realizzati negli anni '50. Non essendo
possibile ipotizzare il ripristino dell'originario solaio ligneo (mancavano
concrete tracce indicanti le sue caratteristiche), si è ritenuto
di dover riproporre, a quota corretta, un nuovo solaio in calcestruzzo
a vista per la cui esecuzione si è fatto uso di casseforme
costituite da nuove tavole piallate e disposte secondo uno schema
preventivamente studiato.
In previsione, inoltre, della destinazione del monumento, è stata
prevista un'adeguata sistemazione del cortile interno tale da poter
ospitare una serie di manifestazioni culturali.
Nel corso dei più recenti interventi ancora in esecuzione sulla
cortina ad ovest e sul bastione nord-ovest, è stata effettuata
una serie di indagini e saggi, che hanno permesso di individuare alcune
cannoniere, resti di una fase intermedia del castello, probabilmente
connesse alla originaria quota della cortina muraria, più bassa
di circa 2 metri nei confronti di quella attuale; purtroppo le indagini
sono ancora in corso e quindi non si è in grado di definire
meglio la portata di tali rinvenimenti.
Si può comunque prevedere che, ultimata la fase dei lavori più
urgenti, si darà il via a cominciare proprio dal lotto in corso
ad una serie di indagini sistematiche e saggi che probabilmente porteranno
ad una migliore definizione delle vicissitudini del castello e delle
sue vicende storiche.