Altre ipotesi sull'etimologia del nome
Esistono altre ipotesi sull'etimologia del nome Cellamare, nessuna comprovata da alcuna testimonianza. Secondo accreditati scrittori il nome Celle sarebbe di origine greca e riconducibile a una colonia emigrata dall'antica Celia.
Altri sostengono la derivazione da Cillenis, nome con cui era appellato Mercurio nella tradizione dei Peucezi.
Il primo documento in cui compare " Cellamarii " (1171) è uno statuto delle terre dell'arcidiocesi di Bari, compilato dall'arcivescovo Rinaldo. Il paese doveva essere trascurabile dato che non viene menzionato nella bolla di papa Alessandro III (1171). In effetti Cellamare a quei tempi era costituita da una villa degli arcivescovi di Bari e da misere abitazioni di pastori e contadini.
Uno scritto del Garruba testimonia che l'arcivescovo di Bari Giovanni V, con alcuni cittadini, si rifugiò nella villa detta Cella di Amore, in seguito alla distruzione di Bari da parte di Guglielmo il Malo, re di Sicilia.
Secondo il Cerri (V. Roppo) risale a questo periodo l'edificazione di alcune case per ordine di Giovanni V, destinate ai rifugiati baresi, i quali furono probabilmente i responsabili dell'attribuzione al villaggio del nome dispregiativo Cellamara, viste le ristrettezze in cui furono costretti a vivere.
Secondo altri storici, tra cui il Colella, l'origine del nome del nostro comune risalirebbe all'Alto Medioevo, ipotesi basata su una etimologia di natura letteraria.
" Una forma Cella-Amoris sarebbe diventata
Cellamare, conservandosi inalterata la tonica.
La protonica o passa in a nei dialetti pugliesi
ma l'o accentata resta. "Cellamare" non può
essere originariamente che un "Cellammare "
ossia "Cella ad mare" ossia una dimora di Cenobiti,
rivolta verso il mare da cui dista pochi chilometri..."
G.Colella
"Ultima interpretazione del nome di Cellamare,
fornitami da un Cellamarese: tale denominazione
sarebbe sorta in contrapposizione con
quella di Casamassima, cioè Casa-massima
( posta ad una altezza superiore),
Cella-mare ( posta ad una altezza inferiore,
poco elevata sul livello del mare ).
R. Resta
Altri studiosi basandosi sullo statuto di Rinaldo, riconducono la fondazione di Cellamare al XII sec., ma ritrovamenti archeologici (soprattutto vasellame) nell'odierna
contrada Falerna lasciano supporre l'esistenza del centro abitato già nell'epoca magno-ellenica e romana. Purtroppo, a causa dell'incuria, le testimonianze sono andate perdute.
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