Premessa
Gli storici antichi, sia greci che latini, hanno della storia una concezione di tipo "esemplare"; per essi, infatti, lo studio del passato è funzionale a comprendere il presente. Questa concezione, seppur arricchita e affinata, giunge sino al nostro Rinascimento e influenza personalità di grande levatura intellettuale, tra cui Niccolò Machiavelli.
Conoscere la storia dell'attività umana, e quindi saper leggere un'opera d'arte, significa comprendere anche l'epoca in cui essa è stata creata, di cui l'opera è espressione.
Se da un lato il monumento ci aiuta a capire la società entro cui è stato realizzato, dall'altro è necessario inserirlo nel suo contesto storico come parte integrante di quel momento culturale, perchè esso sia interpretato nella sua totalità.
Ho dunque ritenuto opportuno ( per quanto la scelta sia personale e quindi opinabile ), nella stesura del lavoro su Cellamare, evidenziare questo secondo aspetto, ho cercato cioé di non estraniare l'opera d'arte dal suo ambiente culturale grazie ad opportuni richiami storici nella relativa trattazione artistica.
Nonostante la carenza di documenti e testimonianze, che mancano a causa dell'incuria di chi ne è venuto a contatto si è cercato di organizzare in maniera chiara e lineare le informazioni ricavate dall'analisi di monumenti e reperti storici, grazie anche all'aiuto di chi è stato disponibile nel fornire preziose notizie riguardanti il passato.
Ritenendo che il presente sia uno tra i pochi scritti esistenti concernenti il Comune di Cellamare nel suo complesso, mi auguro che esso sia utile a chi, in futuro, voglia proseguire nella riscoperta della nostre memorie storico-artistiche.
Dinatale Amatore
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