Come si arriva alla Torre attuale?
Le caratteristiche della vecchia torre erano semplici. Essa era situata sulla chiesetta della Madonna Delle Grazie. Tale cappella era abbandonata, poichè pochi riti si svolgevano in essa, vista la vicinanza della chiesa madre. L'incuria fu tale da causare un improvviso crollo in cui fortunatamente non ci furono vittime.
Liberato lo spazio dalle macerie, il suolo fu acquistato dalla Congregazione del Protettore S. Amatore.
L'atto di compravendita fu stipulato dal notaio S. Volpe di Capurso. In seguito parte del suolo, precisamente una striscia lunga 7 metri e larga 3,5 metri, fu ceduta al Comune con l'intento di ricostruire la Torre dell'Orologio.
Il Comune, guidato dal sindaco Michele Ronchi, affidò i lavori all'ingegnere agronomo Giuseppe Rossetti, per una spesa prevista di lire 18.235.Il progetto venne approvato il 14 marzo 1923.
A causa della morte dell'ing. Rossetti, l'incarico passò all'ing. Gino Giusfredi, il cui progetto, presentato il I settembre 1923, elevava il costo a lire 35.000. Nonostante l'ingente somma, il progetto fu approvato e la realizzazione venne affidata al maestro muratore Angelo Sciannameo di Noicattaro, all'epoca sessantenne. In sostanza le innovazioni di Giusfredi riguardarono l'aspetto architettonico.
Il progetto iniziale non prevedeva lo stemma, la lapide dei caduti e la chiusura in muratura della zona delle campane, che doveva essere costituita da una copertura in ferro battuto.
La Torre fu collaudata dall'ing. Gaetano Palmiotto, di Bari e consegnata il 25 gennaio 1925.
L'Orologio invece, che fu ordinato il 16 novembre del 1922, prima della realizzazone della Torre, fu commissionato ai fratelli Terribile da Uscio, paese vicino Genova particolarmente noto per l'industria degli orologi da torre.
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