LE TRASFORMAZIONI

Le ristrutturazioni e le trasformazioni rispetto alle caratteristiche dell'antico convento hanno interessato particolarmente il lato ovest dell'edificio, cioè la zona che si affaccia su Piazza Matteotti. In questa parte la struttura originale si è totalmente perduta e tutto il prospetto si è trasformato. Ai due angoli sono state costruite delle case di civile abitazione e al centro sono state aperte, intorno al 1870, delle ampie aperture che immettono in ampi locali a volta. Questi locali sono stati adoperati nei primi tempi come taverne, fino a quando nel piazzale retrostante la Chiesa di S. Antonio vi era il passaggio della strada statale che congiungeva Barletta con Contursi; successivamente sono stati utilizzati come magazzini per derrate agricole e come garages. Anche nel lato nord del complesso (attuale via Giordano Bruno) si sono avute notevoli trasformazioni che hanno interessato particolarmente l'angolo verso Piazza Matteotti. Verso la metà del lato nord si sono addossati altri modesti vani all'antico muro del convento. Questi erano usati come stalle e come magazzini e qualcuno probabilmente anche come abitazione. Tali vani sono stati abbattuti nel 1982 in quanto abusivi; sullo stesso lato fu abbattuta anche una loggia coperta , facente parte della struttura originaria, in quanto ritenuta pericolante in seguito al terremoto del 1980. L'angolo che si affaccia su Via Carlo Pisacane sembra aver conservato l'originario aspetto, se si esclude l'aggiunta di una scarpa di sostegno del muro, creata per rinforzare la muratura e per evitare crolli a causa di eventi sismici. Il lato est del convento (che si affaccia su Via Pisacane) sembra aver subito meno trasformazioni degli altri due lati (il nord e l'ovest), poichè il prospetto originario sembra quasi integro ad esclusione delle aperture degli accessi ai vani a piano terra, operate al momento in cui quei locali venivano trasformati per civile abitazione intorno alla fine dell'Ottocento. Alla stessa epoca risale anche la realizzazione di camini al piano terra con canne fumarie esterne ancora visibili da Via Pisacane. Il primo piano ha conservato le caratteristiche originarie dell'ex convento; è infatti rimasta intatta la suddivisione sistematica dell'intero piano in "celle". La costruzione dellascala esterna per l'accesso a questi locali deve essere avvenuta nel momento in cui questi ambienti (le antiche "celle" dei frati) venivano utilizzati come modesti locali di ricovero per indigenti. Al centro del complesso conventuale vi è ancora un ampio chiostro che, solo per alcuni aspetti, ha conservato la struttura originaria. Attualmente a piano terra e per l'intero perimetro del chiostro si nota il primitivo porticato sorretto da artistiche colonne in pietra viva sormontate da capitelli; tutta l'area del porticato è stata tompagnata e sono stati creati dei locali che in passato (fino a circa trent' anni fa) venivano usati per abitazioni. L'ingresso al chiostro avveniva da Via Giordano Bruno; una scala consentiva poi di accedere dal chiostro al piano superiore. Tale scala fu abbattuta nel 1981. Una parte del lato ovest del chiostro, che comprendeva il porticato e le celle sovrastanti, crollò o più probabilmente fu demolita. Successivamente venne realizzato l'attuale vano utilizzato tutt'oggi come deposito privato.

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