LA STORIA DEL CONVENTO
dal 1450

Nel 1450 accanto alla Chiesa di Santa Maria di Loreto (l'attuale Chiesa di S. Antonio), viene fondato un ospizio-lazzaretto; un luogo di ricovero isolato per persone ammalate ma contagiose, ricoverate a seguito della diffusione di notevoli epidemie di cui la storia del tempo ci da testimonianza. Queste costruzioni dovevano servire nei momenti di calma ad
ospitare anche i poveri pellegrini, viandanti e mendicanti di passaggio per la zona di Lavello. Nel 1504 l'ospedale viene inglobato e trasformato in convento e gestito dai Frati Minori Osservanti. Tra la fine del Seicento e i primi anni del Settecento il convento era circondato da un ampio terreno utilizzato come orto e giardino, protetto da un poderoso muro di cinta. Il convento resta di proprietà dei frati fino all'avvento al Regno di Napoli di Gioacchino Murat quando, nel 1807, l'intero stabile passa al Regio Demanio che lo da in fitto ad un privato per essere utilizzato come stalla. E' evidente che il fabbricato andrà velocemente in rovina. Dopo il ritorno dei Borboni al potere gli amministratori comunali di Lavello tentarono, inutilmente, di far ritornare nell'ex convento un gruppo di frati dello stesso ordine dei Minori Osservanti. Dopo la formazione del Regno d'Italia, con la legge sulla liquidazione dell'asse ecclesiastico, nel 1867, l'ex Convento dei Minori Osservanti di Lavello fu svenduto all'asta alla borghesia agraria del tempo. Da questo momento la struttura subisce notevoli modifiche.

le trasformazioni