I Dolmen di Bisceglie


Nel periodo che va dal 3000 al 1000 a. C. (età del bronzo) occupa la regione una popolazione nordica, di razza indoeuropea, la quale soppianta del tutto i primitivi popoli indigeni. Mutano profondamente costumi, lingua, e riti e i più elaborati prodotti dell'arte umana testimoniano una civiltà più elevata e sapiente.
I dolmen, importanti sepolcri-altari di quest'età spuntano qua e là in Puglia, dove se ne contano una ventina: alcuni notevoli vengono costruiti nel territorio biscegliese, tutti in luoghi elevati. Sono i dolmen della Chianca e di Albarosa.
Il dolmen della Chianca è il più perfetto e il più noto tra i monumenti preistorici d'Italia e il più interessante dolmen d'Europa.
Scoperto nel 1909 nella zona della Chianca, consta di una cella quadrangolare, alta al centro m.1,80 e formata da tre lastroni verticali: due per le pareti laterali, una per quella di fondo. Su di essi poggia orizzontalmente un quarto lastrone più grande che forma il tetto, lungo m. 3,85 e largo m. 2,40. I lastroni verticali poggiano sulla roccia viva ed uno di essi, quello di sinistra, lascia in alto due piccole aperture, tipiche dei dolmen, praticate per far colare all'interno il sangue delle vittime sacrificate. La cella continua in un corridoio allo scoperto (dromos) di m. 7,60 di lunghezza, cinto da piccole lastre di pietra poste verticalmente. Il dolmen misura, tra corridoio e cella, m. 9,60.
Nella cella si rinvennero ossa d'animali in parte bruciate, frammenti di piccoli vasi, alcuni coltelli di pietra, scheletri di adulti e di ragazzi alla rinfusa e due scheletri in posizione rannicchiata. Nel dromos si trovarono stoviglie, una brocca e un pendaglio di bronzo. Il monumento è orientato a Est, secondo la tipica collocazione dei dolmen.
Lo stesso popolo costruttore del dolmen della Chianca eresse, a breve distanza, il dolmen d' Albarosa, nella contrada omonima. Si tratta di un tipico tumulo-dolmen, cioè di una tomba megalitica, posta in un cumulo di pietre, dove i primitivi solevano celare le tombe quando trasmigravano. Scoperto nel 1909 è formato da sette lastroni verticali, tutti costituenti le pareti del sepolcro. Vi si rinvennero una discreta quantità di ceramica lavorata, schegge di selci e ossa umane.