INTERNO DELLA CHIESA

La pianta è rettangolare a una navata (mt. 20x7). Le arcate delle pareti laterali determinano profondi vani in cui sono collocati gli altari. Sulle arcate ricorre una larga trabeazione, su cui si aprono finestre sagomate barocche. Gli altari sono sormontati da dipinti ad olio su tela.

L'altare maggiore è sormontato da una nicchia, affiancata da due lesene sorreggenti una trabeazione con timpano curvilineo, in cui è racchiusa la tela raffigurante S. Giorgio, titolare della chiesa e patrono del paese. Il Santo è in atto di trafiggere il drago, mentre il cavallo bianco, sul quale cavalca, si inalbera sulle zampe posteriori con le quali calpesta il demonio in figura umana, ammantato di rosso. In secondo piano c'è la principessa spaventata e in alto a destra ci sono angeli. La chiesa è ricettizia: aveva un clero di quattro partecipanti secondo il piano approvato con Real Rescritto del 30 maggio 1832. Vi sono le Confraternite del SS. Sacramento e del Rosario, istituita questa dal barone Carlo Visconti nel 1690.