Untitled Document

Riprendendo la tipologia delle costruzioni residenziali delle antiche città giapponesi e di Kyoto, edificate su lotti stretti e caratterizzate dalla presenza di un giardino interno, l'edificio si colloca, nel tessuto urbano cittadino, come elemento di congiunzione tra elementi preesistenti.
Il gioco compositivo delle aperture sulla facciata principale, testimonia una interpretazione dello spazio privato, incentrata sulla ricerca della luce.
La presenza di un cortile interno, facilita la formazione di correnti d'aria che possono essere sfruttate, grazie a delle porte-finestre scorrevoli, per areare le abitazioni.
Attorno a questo ruotano ambienti con funzioni diverse: spazi ricreativi o deputati allo studio e al lavoro.
Nell'interpretazione "open space" del progetto architettonico, difficilmente si ravvisa una suddivisione netta degli ambienti. L'impossibilità di prescindere da molteplici viste prospettiche, mentre si percorrono i luoghi di passaggio, contribuisce a rafforzare l'idea di una organicità dello spazio a tratti scandita solo da un arredo semplice e lineare.
I rendering sono stati realizzati mediante il motore z-buffer di ArchiCad 6.5 ed ottimizzati mediante Photoshop 6.0.