San Nicola all'Annunziata

 

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Guardato il torrente Gravina, sottostante la masseria Passarelli, si imbocca la carrareccia, a destra, che conduce alla casa rurale La Macchia per seguire poi il sentiero che costeggia lo strapiombo della gravina. Superato il tratto terminale del Vallone del Prete, dopo circa 300 m, si sbocca su di uno spiazzo sul cui costone è ubicata la chiesa. L’ingresso di sinistra della cripta, da processi erosivi e da fratture, è evidenziato da scanalature che alleggeriscono l’arco parabolico. Dove si apriva il secondo ingresso una serie di crolli ne ha cancellato la forma; alcuni gradini, scavati nella roccia, portano sulla volta della cripta. La chiesa si articola in due navate che si presentano differenti ed intercomunivcanti mediante tre arcate aperte nella parete divisionale. Nella navata di sinistra si rileva un piccolo frammento dell’originaria iconostasi a muretto, al centro del presbiterio, isolato, il plinto dell’altare alle cui spalle un arco parabolico in funzione di abside. Nella navata di destra una grande nicchia sovrasta una cavità interrata con probabile funzione di fonte battesimale. Subito dopo appaiono tracce di due affreschi rovinati dalle intemperie: si riconosce la Vergine con nimbo gemmato color ocra recante nella elegante mano sinistra una rocca con lana porpurea. Appena visibile la immagine dell’Arcangelo Gabriele. Sul fondo tracce di edifici. Al centro si leggono le scritte: Ecce Ancilla... e Gabriel. Nell’altro affresco si possono notare solo due dischetti posti simmetricamente negli angoli alti del riquadro e portanti segni vagamente somiglianti ad una H. Tracce dell’antica iconostasi a muretto sono nella parete destra, sul fondo l’abside con l’affresco di un Cristo Pantocratore, rovinato, ma ancora ben leggibile. Attigua alla chiesa i quattro ingressi delle celle formanti la laura. Esse comunicano fra loro attraverso tre varchi dei quali uno crollato. All’esterno una piccola cisterna. Sulla strapiombante parete della gravina si sviluppa il complesso cenobitico su quattro piani corredato dei servizi dell’antica comunità religiosa come cisterne, depositi, forni, giacitoi, ripostigli, ecc. Utilizzato successivamente da comunità pastorali ed oggetto di continui crolli risulta, in buona parte, alterato nell’originario sviluppo.

 

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