San Luca

 

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Una pianta di ulivo selvatico anticipa l’ingresso della cripta delineato da un arco parabolico in parte demolito. A terra, spezzato, l’architrave. Nell’interno il vestibolo a pianta rettangolare, a sinistra un vano con il fonte battesimale. Sempre dal vestibolo, sulla destra, una cappella ben rifinita con una serie di nicchie e tracce di un affresco che prendeva luce da una finestrella ricavata nella parete di fronte. Al centro tracce dell’altare. Dal vestibolo, salendo due gradini, si accede all’aula o oratorio corredato di banchine, poste lateralmente. Nella parete destra, scolpite a rilievo, una croce, a fianco una lesena con capitello. Altri due gradini e, attraversata la transenna, il bema con la parete destra ornata da una croce latina. Ancora un gradino e si entra nel Sancta Sanctorum separato dal resto della cripta dall’iconostasi ricavata con mirabile opera di scavo in un diaframma di roccia. Superata l’iconostasi, di fronte, il plinto dell’altare con croce a rilievo, a destra ed a sinistra due grandi nicchie asimmetriche. Nell’abside una grande nicchia con banchina sedile. La volta, sopra il plinto dell’altare, presenta una cupoletta con una serie di cerchi concentrici. Architettonicamente san Luca rappresenta uno dei gioielli pił belli delle chiese rupestri poste nell’agro murgico di Matera.

 

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