San Falcione

 

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Sulla strada panoramica di Murgia Timone, dopo la chiesa di san Pietro, adagiato in una lama, il complesso rupestre di san Falcione. Le grotte circondate da un muro di cinta, portano evidenti i segni dei continui riadattamenti avvenuti dopo l’abbandono da parte della comunità monastica. La chiesa, secondo ambiente da sinistra, è individuata da un ingresso ad arco che immette in un vano con pianta pseudorettangolare. La cripta è liturgicamente suddivisa in un’aula, con a destra un ambone inserito in una cavità lenticolare affrescata ed un’iconostasi ad arco che immette in due distinti presbiteri, separati da un pilastro centrale. Dei due presbiteri, quello di sinistra ha la pianta rettangolare, quello di destra semicircolare. Tutto il piano di calpestio risulta abbassato da un’opera di scasso per accrescere la cubatura dell’ambiente. Tracce di affreschi: nel catino contenente l’ambone, rovinatissimo, quasi indecifrabile, la scena evangelica della presentazione di Gesù al Tempio: da sinistra verso destra sono riprodotti San Giuseppe che indossa una tunica rossa, mantello scuro e tiene nel palmo della mano due colombe bianche, la Madonna, vestita con il classico maphorion, reca sul braccio sinistro Gesù Bambino dal nimbo crucigero; la quarte figura è quella di Simeone dai grigi capelli annodati in una treccina che poi gli divide il capo, ha barba e baffi che chiudono il suo lungo viso, gli occhi sono larghi ed immobili. Alla sua destra vi è l’immagine della profetessa Anna, benedicente e con cartiglio bianco. Si scorgono le fluenti pieghe della tunica bruna e l’ampia chioma nera che cade sulle spalle. Sul capo si leggono le lettere A N A. Tutte le figure portano nimbo gemmato e sono dipinte con toni uguali in cui predomina il bruno. Sul pilastro che separa i due presbiteri, anch’esso rovinato, ma tuttora leggibile, un san Nicola in atto di benedire.

 

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