I NORMANNI (XI sec. d.C.)
L'età bizantina, portò la città al suo acme di ricchezza
e di prestigio culturale e durò sino a quando Roberto il Guiscardo,
che per tre anni aveva assediato la città da terra e da mare, la
fece cadere finalmente in mano normanna (1071). molti furono i tentativi
di rivolta dei baresi contro i nuovi oppressori, e nel 1156, una ennesima
sommossa provocò l'ira del re Guglielmo I, detto il Malo, che rase
letteralmente al suolo la città, salvandone solo i luoghi di culto
ed allontanandone gli abitanti per molti anni.
Tuttavia, nonostante le ostilità, durante il periodo normanno l'economia
si sviluppò e i traffici marittimi aumentarono; la città
si arricchì di insigni monumenti; il Castello in gran parte
danneggiato fu ricostruito; fu innalzata la splendida Basilica,
voluta dopo l'arrivo a Bari delle preziose reliquie di San Nicola che
resero la città un'importante meta di pellegrini provenienti da
ogni dove (1087); ci fu una notevole affluenza di cavalieri e di Crociati,
che giungevano da tutta l'Europa per imbarcarsi, diretti in Terrasanta
per liberare il Santo Sepolcro. L'ultima discendente della stirpe dei
normanni fu poi Costanza d'Altavilla che sposò Enrico VI, figlio
di Federico Barbarossa. Bari fu così annessa al regno di Sicilia
e passò sotto la dinastia degli Svevi.
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