L'EPOCA MODERNA (XIX -XX sec. d.C.)
I tumulti politici causati da Napoleone Bonaparte fecero vacillare i Borbnoni.
Nel 1806 Ferdinando IV perdeva definitivamente il potere sulla città
lasciando il posto a Giuseppe, fratello di Napoleone, che poco dopo passò
la corona al cognato, Gioacchino Murat. Questi proclamò Bari capoluogo
della provincia (1808) e, nel 1813, pose la prima pietra del nuovo complesso
urbanistico che doveva risolvere i bisogni dell'aumentata popolazione
barese, il borgo Murattiano.
Da quel momento in poi, il centro di interesse commerciale, politico e
culturale della città si è spostato nel nuovo borgo Murattiano
e nelle altre zone di espansione della città, relegando praticamente
la vecchia città (denominata poi in senso quasi spregiativo, Bari
vecchia) ai margini della società e dello sviluppo, con gravi conseguenze
di natura sociale, culturale ed urbana. In questi ultimi anni, tuttavia,
grazie all'interessamento e al sostegno di associazioni, cooperative,
istituzioni e singoli privati che hanno agito ed agiscono con coraggio
e responsabilità per reintegrare la città vecchia ed i suoi
abitanti, e, grazie anche al programma comunitario per il recupero dei
centri urbani degradati il cosiddetto Piano Urban (attuato con
notevole efficacia della città) Bari vecchia sta lentamente
riprendendo il posto che le spetta, essere cioè, il Centro Storico
di Bari, la città che si sta finalmente riunendo alla sua storia,
riscoprendo la sua ricca identità culturale.
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