IL REGNO DEGLI ANGIOINI E GLI ARAGONESEI
(XIII XIV sec. d.C.)
Dopo il periodo di crescente prosperità e di ampliamento determinato
da Federico II, Calo I d'Angiò prese possesso della città
(1266) e la sottopose ad un pressante regime fiscale che ala portò
ad un fatale regresso (soprattutto commerciale). E a nulla valsero i tentativi
di mitigare l'insofferenza della popolazione e con le preziose donazioni
e i lasciti che egli stesso ed il suo successore, Carlo II, offrirono
alla città. Nel'400, Alfonso d'Aragona, salito al trono del regno
di Napoli, concesse la Signoria di Bari al principe di Taranto, Giovanni
Antonio del Balzo Orsini. Questi, non era molto amato dai baresi e alla
sua morte la città si consegnò a Ferdinando, figlio di Alfonso,
che nonostante l'amicizia nutrita dal padre ed i vincoli di parentela
che lo legavano all'Orsini (ne aveva sposato la nipote), lo aveva apertamente
già avversato. Il vessillo della dinastia aragonese fu così
innalzato in città e si mantenne sino al 1464, quando per motivi
ereditari, il Ducato di Bari passava nelle mani degli Sforza, del Ducato
di Milano.
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