I festeggiamenti in onore di San Giuseppe risalgono agli anni di fondazione della stessa Confraternita.
Si legge nelle Conclusioni Capitolari del 1740 che le celebrazioni iniziavano dal Vespro solenne del 18 marzo "per proseguire poi la medesima divozione la mattina delli 19, in cantare la Messa solenne e di andare la sera detto giorno servendo ed ossequiando in onore di detto Glorioso Santo Patriarca processionalmente il SS. Sacramento dell'altare, che intorno intorno portasi processionalmente per il restretto di questa nostra Parrocchia".
Una cura particolare veniva riservata anche all'altare maggiore della chiesa parocchiale di Santa Maria Amalfitana dove, nei giorni di festa, veniva esposta la statua del Santo Patriarca. Oggi la festa non è cambiata di molto e le pratiche religiose, dalla novera alle solenni celebrazioni del 19 marzo, con la distribuzione del pane e la processione per le vie del borgo antico, vengono partecipate con fede e devozione da tutta la città.
La festa civile si è arricchita delle luminarie, della banda, dei fuochi pirotecnici e dei falò.
Un rito che ha il significato della purificazione e che si colloca nei falò che annunciano la primavera, momento forte di rinnovamento, rigenerzione, fertilità. Il falò, in sé, sa bruciare le cose vecchie per far posto alle nuove.