SAGRADA FAMILIA (1884-1926)
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È attorno al 1893, quando anche l'abside è completata, che avviene il mutamento interiore che da della Sacra Famiglia l'impegno etico e l'imperativo religioso della vita di Gaudì, oltre che un capitolo fondamentale della storia di Barcellona: da opera architettonica, il tempio si trasforma in omaggio a Dio. Gaudì, non più soltanto architetto ma innanzi tutto mistico interprete di una volontà corale, prevede ed esige la necessaria incompiutezza del tempio, perchè l'espiazione si attua nel faticoso e quotidiano farsi e non nel liberatorio compiersi. Come le grandi cattedrali del Medioevo, la Sacra Famiglia deve crescere nel tempo attraverso l'oblazione dolorosa e purificatrice di successive generazioni, ciascuna delle quali aggiunge un nuovo fiore alla ghirlanda del sacrificio, un altro mattone all'edificio del purgatorio. È analogamente ad una cattedrale gotica, Gaudì immagina e disegna la sua chiesa secondo un complesso programma simbolico - catechistico, un quadro sinottico della dottrina cristiana che è come una "summa theologica" di sapore medioevale destinata ad un popolo che si suppone ancora ingenuo e fervente. È una visione profetica e redentrice che fatalmente si calcola fuori del tempo; è come ha scritto Argan <<è la tragedia di una fede arcaica in un mondo moderno>>. |